Scimmiotto e Tripitaka

Drammaturgia e regia Giordano V. Amato
Con Andrea Chiapasco e Amandine Delclos
Scenografie Chiara Cian
Costumi LaMalcostume
Luci Gabriele Girondi, Tommy Ruffinatto
Produzione Il Mutamento Zona Castalia ETS 2024
in collaborazione con Accademia dello spettacolo

Un racconto è uno specchio in cui ognuno può scoprire la propria immagine
Amadou Hampâté Bâ

Di cosa parla Scimmiotto e Tripitaka?

Lo spettacolo prende spunto dal viaggio, realmente compiuto nel VII secolo, del monaco buddhista Xuanzang. Uno straordinario percorso dalla Cina all’India, alla ricerca dei testi sacri del buddhismo. In scena vedrai avverarsi un  percorso di conoscenza tra avventure comiche e magiche, satiriche e grottesche. Viaggia con il teatro: è sostenibile e pieno di magia! 

Il protagonista è una specie di super eroe

Il magico scimmiotto è una sorta di supereroe ante litteram: dotato di oggetti magici, come un bastone allungabile e una nuvoletta che gli fa da veicolo. Sul palco una grande prova d’attori, a condurci lontano con sapienza e magia sono Andrea Chiapasco e Amandine Delclos. Vivrai un’esperienza che permette di aprire nuovi orizzonti nel riferimento narrativo del giovane pubblico, contribuendo a offrire strumenti di lettura e analisi per il mondo globalizzato in cui i bambini e le bambine stanno crescendo.

Il riferimento letterario viene dall’antica Cina

L’opera, firmato dal regista Giordano V. Amato, è liberamente ispirato al romanzo cinese Il viaggio in Occidente, scritto attorno al 1570 da Wu Cheng’en. Questo testo, considerata tra i classici della letteratura mondiale, è ritenuta una delle maggiori della letteratura cinese.